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Come costruire un portfolio tecnico che attiri i recruiter in Italia

TechCompenso Team
#portfolio#carriera tech#github#consigli#lavoro

Nel mercato del lavoro tecnologico italiano, la competizione per le posizioni più ambite è diventata serrata e i processi di selezione si sono fatti più rigorosi. Sebbene il curriculum vitae rimanga un documento essenziale per superare i primi filtri, esso rappresenta una sintesi statica che raramente riesce a trasmettere la profondità delle competenze tecniche o il metodo di lavoro di un candidato. Qui entra in gioco il portfolio: una raccolta strutturata di lavori che dimostra concretamente cosa siete in grado di costruire e come affrontate i problemi complessi. Spiegiamolo bene.

Perché il solo CV non basta più nel mercato tech

Il curriculum tradizionale elenca tecnologie e anni di esperienza, ma non offre una visione tangibile della qualità del codice scritto o della capacità di architettare soluzioni. Per un recruiter o un engineering manager, vedere un progetto funzionante e ben documentato offre una sicurezza che una semplice lista di competenze su un PDF non può garantire. In un panorama dove le aziende cercano prove concrete di competenza, il portfolio diventa il vostro biglietto da visita dinamico.

La prova tangibile del valore di mercato

Secondo i dati del Report Stipendi 2025 di TechCompenso, le realtà tech italiane stanno alzando l’asticella delle competenze richieste per giustificare le fasce retributive più alte. Un portfolio solido serve a validare la propria seniority e a supportare le proprie richieste durante la negoziazione della RAL. Potete verificare la vostra posizione attuale rispetto al mercato utilizzando lo strumento Compara Stipendio.

Cosa inserire (e cosa omettere) nel proprio spazio professionale

L’errore più comune commesso dai professionisti IT è quello di riempire il proprio profilo GitHub o il sito personale con decine di repository di scarsa qualità, spesso derivanti da tutorial seguiti passo dopo passo. È fondamentale operare una selezione rigorosa basata sulla rilevanza e sull’originalità dei progetti mostrati.

Qualità contro quantità

È preferibile esporre due progetti complessi, interamente sviluppati da voi e ben documentati, piuttosto che dieci piccoli esercizi banali. Considerate l’esempio di Marco, un programmatore backend che ha attirato l’attenzione di diverse scale-up focalizzandosi su un unico progetto open source: un sistema di gestione per magazzini farmaceutici, documentando ogni scelta architettonica e giustificando l’uso di specifici database per gestire carichi di lavoro variabili. Questo tipo di approccio dimostra maturità professionale e capacità analitica.

GitHub come strumento di narrazione tecnica

Per la maggior parte degli sviluppatori, GitHub è il portfolio predefinito. Tuttavia, un profilo con contributi sporadici e repository privi di file README è spesso inutile se non controproducente. Curare il proprio profilo significa trattarlo come se fosse un prodotto destinato a un utente finale: il recruiter.

I file README devono essere impeccabili. Devono spiegare chiaramente il “perché” del progetto, quali problemi risolve, le tecnologie utilizzate e, soprattutto, come installare ed eseguire il codice localmente. Includere screenshot o un link a una demo live rappresenta un vantaggio competitivo enorme, poiché permette a chi valuta di avere un riscontro immediato senza dover necessariamente compilare il codice. Per capire quali ruoli sono attualmente più valorizzati in termini di compenso e competenze, potete consultare la nostra Classifica Ruoli.

Portfolio e diversità: uno strumento per l’equità nel tech

I dati estratti dalla piattaforma TechCompenso mostrano una fotografia ancora fortemente sbilanciata del settore in Italia: nel 2025, la popolazione professionale tech è composta per l’84,5% da uomini e solo per il 15,4% da donne. In questo scenario, il portfolio può fungere da importante livellatore di opportunità. Fornire prove oggettive delle proprie capacità aiuta a mitigare eventuali pregiudizi inconsci durante le fasi iniziali della selezione, permettendo al talento e alla qualità del lavoro di parlare prima del genere o dell’estrazione accademica.

Come collegare il portfolio alla ricerca attiva del lavoro

Una volta costruito un portfolio convincente, è essenziale renderlo visibile nei canali giusti. Il link ai vostri progetti principali dovrebbe comparire chiaramente nel vostro profilo LinkedIn e nella sezione contatti del vostro curriculum. Durante un colloquio tecnico, non esitate a citare i vostri lavori per spiegare come avete gestito bug critici o come avete ottimizzato le performance di una specifica funzionalità.

Sebbene il 94,5% dei professionisti tech in Italia operi con un contratto da dipendente, la necessità di dimostrare il proprio valore non è diversa da quella del 5,5% di freelance che deve costantemente acquisire nuovi clienti. Se state cercando una nuova opportunità professionale dove far valere il vostro portfolio, la nostra bacheca delle Offerte di Lavoro è il punto di partenza ideale.

Se sentite la necessità di un confronto più approfondito per definire la vostra strategia di carriera o se volete ottimizzare il modo in cui presentate i vostri progetti ai recruiter, potete prenotare un incontro conoscitivo gratuito con i nostri esperti per ricevere consigli personalizzati sul vostro percorso professionale: Carriera+.