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Cybersecurity in Italia: il ruolo del Penetration Tester tra etica e mercato

TechCompenso Team
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Nel panorama tecnologico attuale, la sicurezza informatica non è più un optional ma una priorità strategica per ogni azienda. Tra le figure professionali che presidiano questo perimetro, il Penetration Tester — spesso chiamato anche ethical hacker — ricopre un ruolo fondamentale per prevenire attacchi malevoli identificando le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate.

Cosa fa un Penetration Tester

Il compito principale di un Penetration Tester consiste nel simulare attacchi informatici autorizzati contro i sistemi di un’organizzazione. Questo processo non si limita al mero tentativo di bucare una rete, ma segue una metodologia rigorosa suddivisa in fasi di ricognizione, scansione, accesso e mantenimento della persistenza. L’obiettivo finale non è il danno, ma la protezione: ogni falla scoperta viene documentata in un report tecnico dettagliato che suggerisce alle aziende come correggere le criticità.

Esistono diverse modalità di approccio a questo lavoro. Nella modalità Black Box, il professionista non ha alcuna informazione preliminare sull’infrastruttura, simulando un attaccante esterno reale. Al contrario, nell’approccio White Box, il tester ha accesso completo al codice sorgente e alla documentazione, permettendo un’analisi molto più approfondita ma meno realistica dal punto di vista dell’intrusione esterna.

Attività quotidiane e responsabilità

Oltre ai test tecnici, un Penetration Tester trascorre una parte significativa del proprio tempo nell’analisi dei dati e nella redazione di documentazione. Deve essere in grado di spiegare vulnerabilità complesse sia a un pubblico tecnico, come gli sviluppatori, sia al management aziendale, traducendo i rischi informatici in rischi di business. La collaborazione con i team di difesa, noti come Blue Team, è spesso necessaria per migliorare le capacità di rilevamento delle minacce dell’intera organizzazione.

Lo stipendio del Penetration Tester in Italia

In Italia, la retribuzione di un esperto in sicurezza informatica varia sensibilmente in base alla seniority e alla localizzazione geografica. Analizzando i dati di TechCompenso, un profilo Junior può aspettarsi una RAL iniziale che oscilla tra i 28.000 e i 35.000 euro annui. Con l’aumentare dell’esperienza, i professionisti Mid-level raggiungono spesso i 45.000 euro, mentre i profili Senior o i Team Lead possono superare agevolmente i 60.000 euro, arrivando in alcuni casi a toccare gli 80.000 euro nelle grandi realtà di consulenza o nel settore finanziario.

Per avere una visione dettagliata del mercato e capire dove si posiziona la propria retribuzione, è possibile consultare il Report Stipendi 2025 o utilizzare lo strumento per Compara Stipendio. È interessante notare come il settore della cybersecurity segua il trend generale del tech italiano per quanto riguarda le forme contrattuali: secondo i dati interni del 2025, il 94,5% dei professionisti lavora come dipendente, mentre solo il 5,5% opera in regime di Partita IVA come freelance.

La questione della diversità di genere

Un dato su cui riflettere riguarda il Gender Gap. Nel mercato tech italiano del 2025, la presenza maschile è dell’84,5% a fronte di un misero 15,4% di professioniste donne. Nella cybersecurity, questa disparità è spesso ancora più marcata, evidenziando una necessità urgente di politiche di inclusione e di orientamento per avvicinare più studentesse alle carriere nella sicurezza informatica.

Come diventare Penetration Tester

Non esiste un unico percorso per entrare in questo settore, ma una solida base accademica in Informatica o Ingegneria Informatica è fortemente consigliata. Tuttavia, la cybersecurity è uno dei campi dove le competenze pratiche e le certificazioni contano quanto, se non più, della laurea. Conoscenze approfondite di sistemi operativi Linux, protocolli di rete, database e linguaggi di scripting come Python o Bash sono requisiti fondamentali.

Certificazioni e formazione continua

Per chi vuole dare una svolta alla propria carriera, alcune certificazioni internazionali sono considerate standard di mercato. L’Offensive Security Certified Professional (OSCP) è probabilmente la più rispettata per il suo approccio pratico, mentre la Certified Ethical Hacker (CEH) fornisce una base teorica solida. Studiare costantemente è parte integrante del lavoro: le minacce si evolvono ogni giorno e un buon tester deve sempre essere un passo avanti rispetto agli attaccanti malevoli.

Dove trovare lavoro come Penetration Tester

La richiesta di questi professionisti è in costante crescita, spinta dalle normative europee sulla protezione dei dati (GDPR) e dalle recenti direttive sulla resilienza informatica (NIS2). Le opportunità si concentrano principalmente nelle grandi società di consulenza tecnologica, nelle boutique specializzate in sicurezza e nei reparti IT di banche, assicurazioni e multinazionali.

Per chi sta cercando una nuova sfida professionale in un ambiente che valorizza la trasparenza retributiva, è possibile consultare le posizioni aperte nella sezione Offerte di Lavoro di TechCompenso. Scegliere un’azienda che comunica chiaramente la RAL e i benefit è il primo passo per una crescita di carriera sana e consapevole.