Report TechCompenso 2025L'analisi più attesa su stipendi e trend del mercato tech e digital italiano è ora disponibile!
Leggi il reportQuando si riceve una proposta di lavoro nel settore tecnologico in Italia, la discussione si concentra quasi sempre sulla RAL, ovvero la Retribuzione Annua Lorda. Tuttavia, leggendo attentamente la lettera di assunzione o il primo cedolino, emerge spesso una voce specifica che può determinare l’andamento del proprio potere d’acquisto negli anni a venire: il superminimo. Capire bene come funziona questo elemento è fondamentale, specialmente in un mercato dove il 94.5% dei professionisti tech lavora come dipendente.
In Italia, la maggior parte dei contratti di lavoro è regolata dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), come quello Metalmeccanico o del Commercio. Questi accordi stabiliscono delle tabelle retributive minime in base al livello di inquadramento. Tuttavia, nel settore tech, le competenze sono così specializzate che lo stipendio di mercato supera quasi sempre questi minimi tabellari. La differenza economica tra il minimo previsto dal contratto collettivo e la RAL effettivamente concordata tra azienda e lavoratore viene definita superminimo individuale.
Si tratta, in sostanza, di una parte della retribuzione che l’azienda decide di erogare ‘ad personam’ per trattenere il talento o per allinearsi alle richieste del mercato. Se un professionista ha una RAL di 45.000 euro e il suo livello contrattuale prevede un minimo di 30.000 euro, i restanti 15.000 euro verranno indicati in busta paga come superminimo.
Il punto critico, che spesso sfugge durante la fase di firma del contratto, riguarda la natura di questa somma: se essa sia assorbibile o non assorbibile. Di norma, il superminimo si considera assorbibile. Questo significa che, nel momento in cui il CCNL viene rinnovato e i minimi tabellari aumentano per compensare l’inflazione, l’azienda può decidere di non aumentare lo stipendio complessivo del dipendente. L’incremento previsto dal sindacato viene semplicemente ‘assorbito’ dal superminimo, che diminuisce della stessa cifra lasciando la RAL totale invariata.
Secondo i dati del Report Stipendi 2025, molti professionisti tech scoprono questa dinamica solo dopo il primo rinnovo contrattuale nazionale. Se il minimo tabellare aumenta di 100 euro lordi mensili, il lavoratore con superminimo assorbibile vedrà il suo superminimo scendere di 100 euro. Il risultato finale è che lo stipendio netto e lordo rimangono identici, annullando l’effetto dell’adeguamento al costo della vita.
Per capire meglio, consideriamo il caso di Luca, un Senior Backend Developer che ha appena firmato un contratto con una RAL di 50.000 euro. Il suo inquadramento prevede un minimo tabellare di 35.000 euro e un superminimo di 15.000 euro. Dopo un anno, il rinnovo del CCNL stabilisce un aumento di 1.200 euro lordi annui per il suo livello. Se il superminimo di Luca è assorbibile, la sua RAL resterà ferma a 50.000 euro: il minimo tabellare salirà a 36.200 euro e il superminimo scenderà a 13.800 euro.
Se invece Luca avesse negoziato un superminimo non assorbibile, la sua RAL sarebbe salita automaticamente a 51.200 euro. In questo secondo scenario, l’aumento contrattuale si somma alla retribuzione già esistente, garantendo una crescita reale del potere d’acquisto nel tempo. È una distinzione tecnica che può valere migliaia di euro nel corso di una carriera decennale.
Negoziare la natura del superminimo è un diritto del lavoratore, ma richiede consapevolezza. Durante la fase finale del colloquio, quando viene presentata la proposta economica, è utile chiedere esplicitamente se il superminimo proposto sia assorbibile. Esistono tre strade principali per gestire questo aspetto.
La prima opzione è richiedere l’inserimento di una clausola di non assorbibilità direttamente nella lettera d’intenti. Questo è l’unico modo per blindare i futuri aumenti. La seconda opzione, qualora l’azienda si rifiutasse per policy interna, è valutare se la RAL offerta sia sufficientemente alta da compensare l’eventuale mancato aumento futuro. In questo caso, strumenti come il Calcolo Stipendio Netto aiutano a capire quanto effettivamente rimarrà in tasca a fine mese.
La terza opzione consiste nell’utilizzare i dati di mercato per giustificare la richiesta. Mostrare che la propria RAL è in linea con i dati raccolti su Compara Stipendio permette di negoziare da una posizione di forza, dimostrando che la clausola di non assorbibilità serve a mantenere tale competitività nel tempo.
La questione del superminimo si inserisce in un mercato del lavoro tech italiano ancora caratterizzato da forti disparità. I dati di TechCompenso mostrano una partecipazione femminile ferma al 15.4%, contro l’84.5% di quella maschile. Spesso, la mancanza di trasparenza sulle componenti dello stipendio come il superminimo finisce per penalizzare proprio le fasce che hanno meno accesso alle informazioni di negoziazione.
Capire il cedolino e le sue voci non è solo un esercizio burocratico, ma un atto di consapevolezza professionale. Sapere che il 94.5% dei colleghi affronta le tue stesse dinamiche contrattuali può aiutare a rompere il tabù e a parlare apertamente di compensi. Se vuoi verificare se il tuo stipendio attuale, comprensivo di tutte le voci, è equo rispetto alla media italiana, puoi consultare la Mappa Stipendi Italia per un confronto geolocalizzato.
Se hai dubbi sulla tua attuale busta paga o vuoi capire se la tua RAL è competitiva per la tua seniority e il tuo ruolo, puoi confrontarla con migliaia di altri professionisti tech. Usa il nostro calcolatore per avere una visione chiara del tuo valore di mercato: Calcolo Stipendio Netto